Una squadra di criminologi a Bochum ha trascorso anni a indagare sul razzismo nelle forze di polizia e sulla brutalità degli agenti. I risultati della loro ricerca sono allarmanti.
"Ci hanno lanciato insulti" chiamandoci “sudici” libanesi, “sporchi” stranieri. Mia sorella in seguito mi ha raccontato che un agente di polizia le ha detto "Non sei nel tuo paese adesso, non puoi comportarti come un animale" ", dice Omar Ayoub. Il 24enne di Essen è convinto di essere la vittima della brutalità di matrice razzista da parte della polizia.
Una sera di aprile durante il mese sacro musulmano del Ramadan, Ayoub e la sua famiglia stavano interrompendo il digiuno quando la polizia ha improvvisamente suonato il campanello, presumibilmente a causa di lamentele per un disturbo della quiete pubblica. Hanno chiesto di poter entrare per perquisire la casa. Quando Ayoub ha rifiutato di farli entrare e ha cercato di chiudere la porta, la situazione è peggiorata…
"La polizia si è introdotta in casa contro la mia volontà. Un agente mi ha tolto gli occhiali dalla faccia e mi ha detto di mettere le mani dietro la schiena. Ho obbedito. Poi mi ha colpito in faccia", dice Ayoub. Afferma che anche sua sorella e suo padre sono stati feriti dalla polizia.
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